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Protezioni solari: ecco i rischi per adulti e bambini

Secondo la Commissione europea, i prodotti  per la protezione solare non dovrebbero affermare o dare l' impressione di garantire una protezione totale dai rischi derivanti da una eccessiva esposizione ai raggi UV.

Inchiesta di Avvocato del Cittadino

 

I bambini non debbono essere esposti alla luce diretta del sole almeno fino a 3 anni. Anche la Commissione europea raccomanda “Poiché l’esposizione al sole durante l’infanzia è un fattore importante per lo sviluppo del cancro della pelle in età più avanzata, è opportuno che i prodotti per la protezione solare non diano l’impressione di garantire una protezione sufficiente per neonati e bambini piccoli”. Qui è possibile leggere il testo integrale della Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni.

Eppure, quante volte leggiamo o ascoltiamo messaggi promozionali che assicurano “Protezione sicura ed affidabile della pelle sensibile del bambino dalle scottature solari e dai danni cutanei causati dai raggi UVA e UVB” ?

 

L’associazione Avvocato del Cittadino da tempo si sta occupando di solari e messaggi pubblicitari ingannevoli: “Purtroppo è facile essere tratti in inganno dagli slogan che leggiamo o ascoltiamo sui mezzi di comunicazione – dice l’avv Emanuela Astolfi, presidente di Avvocato del Cittadino – i prodotti  per la protezione solare non dovrebbero affermare o dare l’impressione di garantire una protezione totale dai rischi derivanti da un’eccessiva esposizione ai raggi UV”.

 

I FILTRI SOLARI - Le creme solari contengono dei filtri in grado di bloccare o attenuare i raggi ultravioletti (Uv). l filtri possono essere chimici o fisici: i primi assorbono l’energia Uv, i secondi riflettono gli Uv. Tuttavia, anche i filtri fisici, se non hanno una granulometria adatta, possono essere assorbiti  I filtri chimici, reagendo con i raggi uv, producono radicali liberi che possono generare reazioni pericolose. Note creme dedicate ai bambini nell’informativa, dichiarano di non contenere filtri chimici, quando invece, nelle etichette, tra gli ingredienti, si trovano sostanze come Octocrylene*, Methoxydibenzoylmethane*, Alkyl Acrylate Crosspolymer**, Methylparaben***, Propylparaben***.

“Dunque ci chiediamo – dice Emanuela Astolfi -  le diciture “protezione affidabile “ – “Protezione sicura” – “Esclusiva formula studiata per la pelle dei bambini” , ecc..  possono confondere il consumatore e  indurlo a pensare che i  piccoli, una volta spalmata la crema, possano stare al sole in tranquillità?”

 


LE CREME PER I BAMBINI - E' palese che, qualunque mamma premurosa, nella convinzione di proteggere il proprio figlio, acquisti la protezione "baby". Nonostante la dicitura sempre presente sulle creme solari, “Non esporre i neonati e i bambini piccoli alla luce diretta del sole, indossare indumenti protettivi e utilizzare un fattore di protezione adeguato  per le zone scoperte”, e chiaro che dichiarazioni come “protezione sicura ed affidabile”, possano ragionevolmente confondere il consumatore ed orientarlo verso una scelta che, se fosse stato correttamente informato, magari non avrebbe preso.

“Sarebbe forse più onesto dichiarare che le creme solari proteggono solo dalle scottature e che per, per prevenire i tumori, occorre non esporre i bambini alla luce diretta del sole” conclude Astolfi

 

SEGNALATECI LE PUBBLICITA’ INGANNEVOLI –Per segnalare pubblicità ingannevoli ad Avvocato del Cittadino è necessario scrivere una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . L’associazione sta raccogliendo materiale per l’eventuale presentazione di un esposto all’Antitrust

 

 

 

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