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Infortunio sul lavoro: l'Inail paga l'indennizzo e il datore di lavoro il danno differenziale

Sara, una giovane commessa, mentre riponeva dei prodotti su delle instabili mensole del negozio in cui lavora, è stata coinvolta in un brutto incidente.

 

La scala messa a disposizione del datore di lavoro era difettosa ed ha cagionato la caduta della donna a terra. L'urto è stato violentissimo, la donna ha infatti quasi perso i sensi. I suoi ricordi ripartono dall'ospedale, dai dolori per la fasciature, da quelle costole incrinate che l'hanno costretta a casa per un mese.

 

Sara si è rivolta ad Avvocato del Cittadino per ricevere tutela ed è stata ben contenta di apprendere che, per i danni fisici, trattandosi di infortunio sul lavoro, oltre all'indennizzo dell'Inail, poteva richiedere al proprio datore di lavoro anche il danno differenziale

 

Ma cos'è il danno differenziale? -  è la somma a titolo di  risarcimento che il lavoratore può chiedere al proprio datore di lavoro, una volta scomputato l'indennizzo liquidato dall'Inail. Il danno differenziale può essere richiesto quando l'evento dannoso è riconducibile a colpa o responsabilità del datore di lavoro: in questo caso il lavoratore ha diritto all'intero risarcimento del danno subito, secondo il principio della responsabilità civile

 

Cosa liquida l'Inail?- l'inail corrisponde un indennizzo per garantire un sostegno sociale al lavoratore. L'INAIL indennizza i danni patrimoniali, ossia parte  delle retribuzioni e il danno biologico permanente, quello cioè che l'infortunato non recupererà mai più.

L'Inail non liquida le spese mediche e il danno biologico temporaneo e non accerta l'eventuale responsabilità civile del datore di lavoro (corrisponde infatti un indennizzo e non un risarcimento)

 

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Emanuela Astolfi

 

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