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Roma, metro A: servizio off limits per gli anziani

Quello che dovrebbe essere il mezzo di trasporto piu' economico, ecologico metro ae veloce della Capitale e' invece una proibizione per molti ultrasettantenni che, tra spintoni, ritmi frenetici, attese snervanti e disservizi, non riescono a sopportare la ‘fatica’ del viaggio

 

E' il regno dei borseggiatori, del caos, dei ritmi frenetici e delle attese snervanti. E’ la fonte di tanti malumori, perche' e' sempre stracarica e alle volte maleodorante. E' il motivo per cui tanti giovani romani arrivano tardi a scuola. O a lavoro. Ed e' una proibizione per tutti quegli anziani che non hanno buone gambe. Che non reggono la fatica di un viaggio tra spintoni, nervosismo e disservizi. Stiamo parlando di quello che dovrebbe essere il mezzo di trasporto più economico, ecologico e veloce della Capitale e che invece è l’incubo di molti utenti. Stiamo parlando della metropolitana, un servizio off limits per chi è avanti con l’età.

 

A denunciare la vergognosa situazione è l’associazione Avvocato del Cittadino: "Avventurarsi la mattina presto per le vie sotterranee della citta' vuol dire sfidare la propria pazienza e immergersi in un mondo parallelo, dove la fretta, le occhiatacce rivolte a chi si guadagna il posto migliore sul treno e la prepotenza sono la norma. Fatto sta che gli anziani presenti nei vagoni o sulle banchine si contano sulle dita di una mano” dice Emanuela Astolfi, presidente dell’associazione. E questo non solo perche' oramai sono in pensione ed a lavoro non debbono piu' andarci. Il motivo in molti casi e' un altro: il metrò è un servizio pubblico che però non è più adatto a loro.

 

“Anche i giovani, per via del sovraffollamento e dei pericoli mal sopportano l’idea di viaggiare con il metrò – dice un signore settantacinquenne ad Avvocato del Cittadino – Figuriamoci noi anziani: io, ad esempio, alcune mattine sono costretto a spostarmi all’ora di punta con i mezzi pubblici perché mia figlia abita al Centro e quando i miei nipoti stanno poco bene e non vanno a scuola vado a darle una mano. Anche se il piacere che ho a stare con i bambini mi ripaga di tutto, confesso che prendere la metropolitana è un grosso sacrificio”. La pensa uguale una signora che racconta della mamma settantottenne a cui due volte hanno rubato il portafogli: “La prima volta l’hanno borseggiata mentre stava salendo in superficie: teneva il portafogli in mano, un ragazzo dopo averglielo preso è corso via, disperdendosi tra la folla – spiega – Mentre la seconda volta, nell’immediato, non si è accorta di nulla. Solo successivamente, quando si è resa conto di non avere più il portamonete in borsa le è venuto in mente che, mentre stava aspettando l’arrivo del treno, le si era accostata una zingarella che ha poi visto andar via alla chetichella, senza prendere il metrò. Purtroppo gli anziani, in questi e in altri casi, sono le vittime privilegiate dei malintenzionati, perché appaiono più fragili, più indifesi”.

 

“Anche se ultimamente sono stati intensificati i controlli, c’è ancora moltissimo da fare – conclude l’associazione – i disservizi sono molti, se continueremo a ricevere segnalazioni, organizzeremo azioni collettive per chiedere un risarcimento per i passeggeri coinvolti nei disagi”

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